Cosa È il COACHING e come si distingue dalle altre discipline?
Immagina un uomo su una bicicletta, fermo in mezzo alla strada. Vorrebbe pedalare, ma qualcosa lo blocca. 🔹 COACH: Qualcuno si avvicina e gli chiede dove vuole andare. Lo aiuta a riflettere sul perché quella meta sia così importante per lui e cosa lo spinge verso di essa. Insieme, valutano se la bicicletta sia davvero il mezzo giusto o se potrebbe esserci un’alternativa migliore. Ecco il Coach. 🔹 COUNSELOR: Arriva un’altra persona che lo ascolta con empatia, lo incoraggia a esprimere ciò che prova e lo aiuta a dare voce alle sue emozioni. Questo è il Counselor. 🔹 PSICOTERAPEUTA: Poi si avvicina qualcuno che scava più a fondo, esplorando blocchi emotivi, barriere interiori e traumi passati che potrebbero impedirgli di pedalare. Qui troviamo lo Psicoterapeuta. 🔹 CONSULENTE: Un altro osserva la bici, controlla che tutto sia a posto e gli fornisce consigli pratici per rimettersi in movimento. Questo è il Consulente. 🔹 MENTOR: A un certo punto, arriva qualcuno che ha molta esperienza e condivide la sua saggezza. Gli racconta come ha imparato lui stesso a pedalare e magari gli mostra anche qualche trucco. Questo è il Mentor. 🔹 TRAINER: Infine, una figura atletica analizza il modo in cui il ciclista pedala, corregge gli errori e gli suggerisce come migliorare la tecnica. Ecco il Trainer. In ogni situazione potresti aver bisogno di un approccio diverso, ma il Coaching ha una forza incredibile. Ti aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza, a sbloccarti e ad agire con più chiarezza. Perché, alla fine, ognuno di noi ha già dentro di sé le risposte e la capacità di trovare la propria strada. Chi siamo noi per decidere quale percorso debba seguire qualcun altro? Grazie a Giovanna Giuffredi per questa splendida metafora tratta dal libro L’Onda del Coaching. 📌 Definizione di Coaching secondo l’ICF: La International Coaching Federation, la più grande associazione mondiale di Coaching, lo definisce come una partnership con i clienti in un processo stimolante e creativo, che li ispira a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.
CoME È articolato un percorso DI COACHING?
Il programma di coaching è strutturato per essere flessibile, durando da un minimo di 4 a un massimo di 12 sessioni. Questo numero viene definito a seguito di un incontro preliminare non vincolante e gratuito, durante il quale potrai condividere i tuoi obiettivi e le competenze che intendi rafforzare o acquisire. A partire da questa valutazione, il coach stima il numero di sessioni necessarie per costruire un percorso efficiente e produttivo, orientato ai risultati che desideri ottenere. • La media delle sessioni si assesta tipicamente tra 6 e 8. • Ciascuna sessione ha una durata di 40 minuti. • Gli incontri si svolgono con una frequenza di 15-20 giorni l'uno dall'altro. Per ogni incontro, concorderemo orario e modalità di svolgimento in anticipo. Se necessario, una sessione può essere annullata o rinviata, purché venga dato un preavviso di almeno 24 ore. Rispettando il Codice Etico ICF (sezione prima, articolo 9), tu ha il diritto di interrompere il percorso di coaching in qualsiasi momento. In tale caso, si incoraggerà un dialogo per comprendere i motivi dell'interruzione. Il coach può interrompere il contratto solo per motivi seri o condizioni professionali delineate nel Codice Etico, assicurandosi che questa decisione non porti a pregiudizio tuo o del committente.
CoME SI SVOLGE UNA SESSIONE DI COACHING?
Nel contesto di una sessione di coaching, la relazione tra me (coach) e te (cliente) è una partnership di pari livello. Il coach è il custode della metodologia, il cliente è l'esperto della sua situazione personale e delle soluzioni ideali per se stesso. Il cliente possiede tutte le risorse necessarie per superare qualsiasi ostacolo che impedisce il raggiungimento dei suoi obiettivi. Lui stesso determina il risultato desiderato e ne è interamente responsabile. Le "trappole della mente" o le "convinzioni limitanti" possono temporaneamente ostacolare il cliente, restringendo la sua visione e impedendo l'utilizzo delle sue risorse (idee, competenze, rete di supporto, ecc.). La metodologia del coaching aiuta a gestire e superare queste trappole. In una sessione di coaching, l'interazione avviene attraverso un dialogo distintivo. Il coach può iniziare con una domanda come "A cosa vuoi dedicare questa sessione?" o "Qual è la sfida che vuoi affrontare in questa sessione di coaching?". Durante il dialogo, il cliente parla liberamente, mentre il ruolo del coach è porre domande, evitando di dare indicazioni o suggerimenti. Le domande del coach mirano a stimolare la creatività, espandere la prospettiva, generare nuove consapevolezze, cambiare mentalità, e riscoprire l'energia e la motivazione per superare gli ostacoli. In un contesto umano, non esistono soluzioni universalmente efficaci. Quello che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Per affrontare problemi complessi, è necessario costruire creativamente le proprie soluzioni. Il coaching supporta il cliente in questo processo di costruzione creativa.
ALCUNI ESEMPI DI OBIETTIVI TRATTATI DURANTE LE SESSIONI DI COACHING
Questa raccolta rappresenta una varietà di obiettivi che i clienti spesso esplorano nelle loro sessioni di coaching. Serve come riferimento per farti venire in mente idee sugli obiettivi che potresti voler perseguire nel tuo percorso di coaching.
LE MIE E TUE ResponsabilitÀ
La relazione tra me (coach) e te (cliente) è una collaborazione. Collaborazione è una parola chiave. Un percorso di coaching ha successo quando la collaborazione funziona. Ma cosa si intende esattamente per collaborazione tra coach e cliente? Con il termine collaborazione, intendiamo che coach e cliente contribuiscono in modo differente ma complementare alla realizzazione del percorso, assumendo ciascuno le proprie competenze. L'impegno del cliente non deve essere inteso come un "obbligo oppressivo", bensì come indicazioni da controllare e su cui riflettere nel caso in cui il cliente trovi difficoltà nel seguirle. Le responsabilità del coach, invece, più vengono applicate rigorosamente, più il coach accompagna efficacemente il processo. Le responsabilità del Coach: -Creare, attraverso la sua capacità di ascolto e la sua neutralità, un ambiente di fiducia in cui il cliente si possa esprimere liberamente; -Stimolare nel cliente una maggiore consapevolezza dei suoi obiettivi, del suo potenziale, dei suoi valori; -Comunicare con il cliente in modo diretto e semplice, senza mai mancare di rispetto e delicatezza; fornire feedback basati su quanto osservato nel processo di coaching; -Assistere il cliente nell'elaborazione di un piano concreto e operativo per raggiungere i suoi obiettivi; -Assicurarsi che le soluzioni e le strategie siano determinate dal cliente stesso; -Concedere piena autonomia e competenza al cliente; -Supportare il cliente incoraggiandolo a intraprendere le azioni decise; -Se necessario, indicare la presenza di problemi o necessità che il coaching non può risolvere, suggerendo al cliente di consultare professionisti più adeguati per tali bisogni (es. psicoterapeuti, counselor, formatori, consulenti, ecc.). Le responsabilità del cliente: -- Impegnarsi seriamente a raggiungere il proprio obiettivo di coaching, riconoscendo che è interamente sotto la sua responsabilità; -- Identificare e definire i passaggi che lo condurranno verso l'obiettivo e la loro realizzazione effettiva; -Prendere decisioni che rispettino l'equilibrio della sua vita e i suoi valori e i diritti o aspettative degli altri, consapevole che è l'unico responsabile delle sue decisioni; - Decidere quando concludere il percorso di coaching, anche se diversamente concordato.
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