Capita a tutti prima o poi: una decisione difficile in famiglia, un nuovo progetto al lavoro che sembra più grande di noi, un obiettivo personale che pare irraggiungibile.
Sono quei momenti in cui ci troviamo davanti a un muro, perdiamo la spinta, dubitiamo delle nostre capacità. La fatica ci schiaccia e il fallimento sembra definitivo. È facile pensare che questi momenti ci definiscano, che dimostrino che non siamo all'altezza.
Ma forse la fatica e il fallimento non sono i nostri nemici. Forse fanno parte del percorso. Il vero pericolo è tirarsi fuori: arrendersi.
Quando restiamo in gioco, succede qualcosa di straordinario. Ogni passo falso, ogni dubbio, contribuisce a una storia che stiamo ancora scrivendo. La fatica diventa maestra, ci mostra dove stiamo crescendo e dove dobbiamo cambiare. Il fallimento diventa bussola, ci indica cosa non funziona più e quale strada prendere.
Rimanere in gioco non vuol dire non cadere mai. Vuol dire non rimanere a terra. Significa rialzarsi, sempre, anche quando la salita sembra non finire mai. Significa credere che ogni passo, anche il più piccolo, ha un valore.
E se non ce la facciamo? Se il risultato che sognavamo non arriva? Anche in questo caso, essere rimasti in gioco ha un significato profondo: ci abbiamo provato. Ci abbiamo messo il cuore. Abbiamo vissuto pienamente il percorso. Questo, di per sé, è un successo.
Allora, sei ancora in gioco?
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